Reddito di cittadinanza, fermi tutti: cosa accadrà dopo le elezioni del 25 settembre

Reddito di cittadinanza, fermi tutti: che cosa accadrà dopo le elezioni del 25 settembre? Scopriamolo subito. Tutte le informazioni a riguardo.

Il 25 settembre 2022 in Italia avranno luogo le elezioni politiche. A tal proposito, sono diverse le misure attualmente in vigore, come ad esempio quelle pensionistiche, che potrebbero andare incontro a significativi cambiamenti o addirittura ad una completa cancellazione.

Reddito di cittadinanza Nerdyland

In particolare, che cosa accadrà al tanto discusso Reddito di cittadinanza? Per quanto, infatti, questo incentivo sia stato istituito con l’intento di aiutare gli italiani in difficoltà, ha sempre suscitato fin dalla sua approvazione non pochi dubbi ed accese diatribe. Tutto, però, può ancora cambiare. Ciò che accadrà nei prossimi mesi dipenderà dall’esito delle elezioni.

Come funziona il Reddito di cittadinanza

Il Reddito di cittadinanza è una misura politica attiva a sostegno del lavoro e del contrasto della povertà, istituito nel 2019. Nel concreto, si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi famigliari, elargito a coloro i quali risultano essere disoccupati e in difficoltà economica. Contemporaneamente la misura mira anche ad un reinserimento del cittadino nel mondo del lavoro attraverso un Patto per il Lavoro o per l’inclusione sociale. Ad ogni modo, nonostante i suoi meritevoli intenti, il Reddito di cittadinanza è stato più volte messo in discussione per via delle sue lacune. Ma che cosa accadrà dopo le elezioni politiche del 25 settembre? Scopriamolo subito.

Cosa accadrà dopo le elezioni del 25 settembre

Come abbiamo anticipato fin dall’inizio dell’articolo, il Reddito di cittadinanza è stato spesso criticato per via delle sue carenze. E in effetti dopo le elezioni del 25 settembre qualcosa potrebbe cambiare. A tal proposito, i vari partiti si sono espressi in maniera molto diversa all’interno dei propri programmi elettorali. Il Movimento 5 Stelle, ovviamente, mira ad un suo rafforzamento con una serie di perfezionamenti tesi a migliorarne l’efficacia. Anche il Partito democratico è intenzionato a proporre alcune modifiche per poter perfezionare la misura. Europa Verde e Sinistra italiana vogliono difenderlo ad ogni costo, così come Più Europa che vuole perfino tornare ad un reddito di inclusione.

Denaro Nerdyland

Molto più critico è, invece, Matteo Renzi, il quale sostiene che l’incentivo sia stato pensato male fin dall’inizio, rivelando così tutti i suoi limiti. La sua proposta è, quindi, quella di potenziare le proposte di lavoro offerte ai beneficiari e criteri d’accesso più giusti e inclusivi. Di parere completamente diverso è il Centrodestra. Nello specifico, Forza Italia propone un Reddito di cittadinanza soltanto per chi non può lavorare e per le famiglie più povere, con una conseguente riduzione dei beneficiari. Molto critica anche la Lega, mentre Fratelli d’Italia propone la sua sostituzione con misure più efficaci. Tuttavia, al di là del programma dei singoli partiti, è altamente improbabile che il Reddito di cittadinanza sia soppresso dopo le elezioni. Ed anche nel caso di eventuali modifiche ci vorranno diversi mesi prima che il nuovo Governo possa realmente attuarle.

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