Vita fuori dalla Terra: l’incredibile scoperta della Nasa | Ci sono 7 pianeti…

Incredibile scoperta, quella della Nasa. Dei sette esopianeti trovati, tre hanno le condizioni giuste per far nascere la vita: ecco di cosa si tratta

L’esplorazione dell’universo è un’attività che da sempre attira l’uomo. Prima che se ne avesse la tecnologia adatta, il cielo era per gli antichi come un libro da leggere e proprio lì venivano cercate le risposte alle domande più frequenti e importanti, come il mistero della vita o della morte.

Pianeti su cui può nascere la vita
Pianeti (www.nerdyland.it)

Oggi invece la scienza e la tecnologia ci mettono a disposizione navicelle spaziali incredibili e, insieme allo studio specifico di ciò che ci circonda, siamo in grado di descrivere meglio l’Universo e ciò che, esplorandolo, possiamo trovare.

Negli ultimi anni, infatti, la Nasa ha dato la notizia della scoperta di un sistema planetario che comprende sette piccoli esopianeti rocciosi. Si tratta di un sistema che si trova a circa 40 anni luce dal nostro e che, per le caratteristiche che ha, sembra che possa ospitare la vita.

La scoperta incredibile: Trappist-1

Trappist-1 è la nana rossa ultrafredda nella cui orbita è stato trovato il sistema planetario con i sette piccoli esopianeti rocciosi. Si trovano nella fascia di abitabilità della loro stella, per cui sembrano avere temperature che, in alcuni casi, consentono la presenza di acqua liquida, quindi di vita. Si tratta di una notizia molto importante.

Astronauti scoprono pianeti su cui può esserci vita
astronauti (www.nerdyland.it)

Trappist-1 è un astro che ha un decimo della massa del Sole e un decimo della sua brillantezza. Avendo una massa ridotta, i suoi pianeti gli orbitano molto vicini, pur rimanendo nella fascia di abitabilità. Trappist-1b, c, d, e, f, g, h sono stati così rinominati secondo un’ordine di lontananza dal loro sole e sono esopianeti rocciosi.

Si sono formati circa 500milioni di anni fa con la loro stella ed hanno orbite circolari che vanno tutte nella stessa direzione. A Trappist-1 questi esopianeti mostrano sempre la loro faccia e hanno una densità che va dal 60% al 117% di quella terrestre. Ecco qui un viaggio attorno ognuno di essi:

Tra gli esopianeti di Trappist-1, tre si trovano nella fascia di abitabilità della loro stella. Uno, inoltre, ha una massa che è fortemente indicativa di una composizione ricca d’acqua mentre gli altri, per quanto probabile, questo dipende dalla loro composizione atmosferica. Essere nella zona di abitabilità, però, non significa per forza essere abitabile: anche Venere e Marte, per esempio, si trovano nella fascia di abitabilità del Sole ma non sono più abitabili.

Per Trappist-1, invece, la situazione è diversa: quando, tra qualche miliardo di anni, il nostro Sole cesserà di esistere, Trappist-1 avrà ancora 10 trilioni di anni davanti a sé: è un tempo perfetto per sperare che evolva la vita. Ad oggi, Trappist-1 non è l’unico sistema solare extraplanetario individuato. In passato, infatti, ne sono stati scoperti molti altri ma si è sempre trattato di pianeti giganti gassosi o di mondi ghiacciati. Trappist-1, invece, è il primo con ben sette esopianeti rocciosi temperati simili alla Terra e in orbita intorno a una nana rossa ultrafredda.

Impostazioni privacy