Il film più lungo al mondo: non basta un giorno intero per guardarlo. Incredibile, non è vero? Eppure è così. Di quale pellicola si tratta.
Quella per il cinema per molti di noi è una vera e propria passione. Un hobby da condividere con amici e parenti e che mette d’accordo praticamente tutti (o quasi).
Sì, perché in realtà quando andiamo al cinema o ci riuniamo nel salotto di casa davanti alla televisione non sempre è facile scegliere quale film vedere. C’è chi preferisce le commedie e chi invece gli horror o i thriller. Insomma, prendere una decisione all’unanimità può essere talvolta tutt’altro che facile. C’è poi anche la questione relativa alla durata. Alcune pellicole, infatti, possono durare anche più di tre ore e non tutti sono disposti a trascorrere così il proprio tempo. Ad ogni modo, ti stupirà sapere che il film più lungo al mondo dura più di un giorno intero. Incredibile, non è vero? Eppure è proprio così!
Qual è il film più lungo al mondo
Come abbiamo anticipato poco fa, esistono alcuni film che possono durare anche diverse ore. Addirittura per vedere il più lungo al mondo non ti basterà nemmeno un’intera giornata. Sai già di quale pellicola stiamo parlando? Non si tratta di Avatar, Titanic o The Irish Man, ma di film ben più lunghi di questi. A tal proposito, ad oggi al terzo posto della classifica delle pellicole più lunghe mai prodotte al mondo troviamo Modern Times Forever. Un film danese di denuncia sociale firmato Suplex, la cui durata si aggira intorno alle 240 ore, vale a dire 10 giorni. Al secondo posto si piazza, invece, Ambiancé. Un documentario senza interruzioni realizzato da un regista svedese della durata di 720 ore (30 giorni). Infine, al primo posto non poteva di certo mancare Logistics, un documentario sperimentale diretto da Erika Magnusson e Daniel Andersson, girato a bordo di una nave in tempo reale. La durata? La bellezza di 857 ore (35,708 giorni)!
Che cos’hanno in comune queste pellicole
Sicuramente a fare da sfondo a queste pellicole da record troviamo quasi sempre il tema della denuncia sociale, reso perlopiù sotto forma di documentario, come a voler sottolineare l’importanza e la solennità del messaggio veicolato.
Nella maggior parte dei casi si tratta, inoltre, di produzioni sperimentali in cui emergono nuove tecniche di regia e varie forme di contaminazione. È, infine, interessante osservare come molto spesso queste produzioni mastodontiche provengano proprio dai Paesi Scandinavi.
Articolo di Veronica Elia
