La pirateria è legale | Lo ha deciso un Paese ed è una sorta d’atto di guerra

Un Paese ha ‘legalizzato’ la pirateria. Lo ha fatto con una nuova legge che consente di utilizzare, senza il consenso dei detentori del copyright, materiali digitali di vario tipo. Le ragioni politiche dietro la decisione

È una novità destinata certamente a far discutere a livello internazionale, quella che arriva dalla Bielorussia, Paese sul quale l’Unione Europea ha gli occhi puntati per le attività congiunte condotte con la Russia, a cominciare dal rafforzamento dei raggruppamenti militari e all’avvio di nuove esercitazioni dell’aeronautica, allo scopo di elevare il livello di addestramento.

Pirateria
Pirateria, un paese l’ha resa legale (nerdyland.it)

Una notizia questa resa nota nelle scorse ore dal ministero della Difesa del Paese con la seguente dichiarazione: Nell’ambito degli sforzi per garantire la sicurezza militare dello Stato dell’Unione, il rafforzamento dei raggruppamenti regionali delle forze prosegue. Personale, armi, equipaggiamenti militari e speciali delle forze armate russe continueranno ad arrivare in Bielorussia. Ulteriori attività di coordinamento delle attività sono in programma con l’arrivo di unità alle basi di addestramento”.

La nuova legge pro-pirateria: qual è il Paese che l’ha approvata

Ebbene, in tale contesto, in Bielorussia è stata firmata ed è entrata in vigore una nuova legge che, di fatto, legalizza la pirateria digitale contro “paesi ostili”, ovvero per ragioni che di base sono politiche. In base alla nuova norma, è consentito utilizzare materiali digitali senza il consenso dei detentori di copyright stranieri, come riportato sabato dalla redazione russa di Deutsche Welle.

Insomma la nuova legge bielorussa consente l’uso pirata di film, musica e programmi per computer provenienti da “paesi ostili”. Ma non è tutto: il documento legalizza anche l’importazione nel territorio bielorusso di merci coperte da diritto d’autore senza il consenso dei titolari stranieri di tali diritti, e in questo caso non solo da “paesi ostili”, secondo quanto indicato da Deutsche Welle.

Alyaksandr Lukashenko
Alyaksandr Lukashenko ha scelto di legalizzare la pirateria (nerdyland.it)

I motivi della decisione

Ma per quale motivo, nei fatti, un Paese dovrebbe approvare e liberalizzare la pirateria? Il legislatore bielorusso ha motivato questa decisione con la necessità di “sviluppare il potenziale intellettuale, spirituale e morale della società” e “ridurre il deficit critico sul mercato interno del cibo e di altri beni”.

Secondo la nuova legge, firmata dal dittatore bielorusso Alyaksandr Lukashenko il 3 gennaio, importare beni senza il consenso del titolare del copyright non è considerato un reato ed è sufficiente che i beni vengano inseriti nella lista degli “essenziali” per la vita domestica.

La legge per confiscare beni di stranieri “ostili”.

Ci sono anche altre novità sul fronte politico bielorusso che riguardano però chi bielorusso non. Venerdì scorso la camera bassa del parlamento bielorusso ha approvato e ha deferito alla camera alta una legge sulla confisca dei beni degli stranieri per “azioni ostili”. Consente dunque alle autorità bielorusse di sequestrare denaro, titoli e diritti di proprietà di cittadini e società stranieri.

Articolo di Daniele Orlandi

Impostazioni privacy