Parlare con i morti si può | Lanciata una tecnologia da brivido – VIDEO

L’intelligenza artificiale ha sfornato un altro prodotto, questa volto inquietante: chiunque potrà continuare a parlare con una persona cara che non c’è più. 

Lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale prosegue a velocità sostenuta. I software in grado di imparare e di automigliorarsi stanno invadendo più settori delle attività umane. L’ultimo ritrovato dell’AI promette di aiutare le persone che hanno patito un lutto a superare il dolore in maniera stupefacente.

Progetto Re;memory: parlare con i defunti è possibile
Progetto Re;memory: un gemello digitale (nerdyland.it)

La società sudcoreana DeepBrain AI ha messo a punto il progetto “Re;memory” grazie al quale chiunque potrà continuare a parlare con la persona cara che non c’è più, per mezzo di un suo gemello digitale, superando in questo modo la comunicazione unidirezionale dei semplici messaggi video e audio.

In pratica, grazie all’intelligenza artificiale, il doppio virtuale della persona defunta sarà in grado di rispondere alle domande chi invece è ancora vivo e vegeto.

Progetto “Re;memory”: arrivano i doppi virtuali in grado di rispondere a domande

Per creare il gemello digitale la persona interessata, ovviamente prima di morire, dovrà aiutare i tecnici nella configurazione del suo doppio virtuale, il che significa passare sette ore davanti a una telecamera in modo tale che l’intelligenza artificiale riesca imparare movimenti e suoni della persona.

Progetto Re;memory: parlare con i defunti è possibile
Progetto Re;memory: dialogo tra gemello digitale e parente (nerdyland.it)

La tecnologia messa a punto dalla DeepBrain AI può imitare alla perfezione voce ed espressioni facciali. L’idea avuta dagli scienziati dell’azienda sudcoreana potrebbe essere l’ideale per chi ha una malattia terminale e vuole essere ricordato in buone condizioni di salute. Chi vorrà avvalersi del progetto “Re;memory” dovrà mettere su carta tanti ricordi e dettagli sulla propria vita in modo da consentire alla tecnologia AI di parlare di eventi realmente accaduti.

L’idea può apparire inquietante perché alla fine chi rimane in vita finisce per parlare con un simulacro digitale. Ma gli sviluppatori del progetto Re;memory sono certi che avrà successo. Comunque Joseph Murphy, della società DeepBrain AI, ha ammesso che effettivamente il progetto risulta “molto polarizzante”, perché “alcune persone amano l’opportunità di vivere per sempre in questo modo”, ma molte altre “la considerano non autentica.

Alle persone che hanno aderito al progetto è piaciuto il fatto di poter “condividere i loro ricordi dopo che se ne sono andati”, riuscendo nello stesso tempo a farsi ricordare “in un buono stato di salute”, ha spiegato ancora Murhpy, il quale è poi sceso nei dettagli illustrando le potenzialità del gemello digitale, il quale è in grado di raccontare un episodio del passato, qualora gli venga espressamente richiesto. Ovviamente, i clienti “più registrano, più realistica sarà l’esperienza”.

La creazione della replica virtuale dovrebbe costare tra i 12 mila e i 24 mila dollari. Inoltre ogni volta che qualcuno vorrà chiacchierare con il gemello digitale dovrà sborsare 1.200 dollari. Il servizio è già arrivato in Asia e negli Stati Uniti, e dovrebbe a partire a breve anche nel Regno Unito. Intanto sul sito web di DeepBrain AI è possibile guardare il video di due uomini che hanno deciso di usare Re;memory per lasciare un regalo speciale rispettivamente alla moglie e alla figlia.

Articolo di Michele Lamonaca

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