Matteo Messina Denaro arrestato dopo 30 anni | La latitanza e quella passione poco nota

Dai pizzini scoperti durante la latitanza di Matteo Messina Denaro si scopre anche un’inimmaginabile passione videoludica.

La notizia del giorno è ovviamente l’arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro, boss di “Cosa nostra” diventato uno dei leader dell’associazione mafiosa dopo l’arresto di Bernardo Provenzano nel 2006. Durante la sua latitanza, sono stati scoperti dei dettagli sulla sua vita privata che lo differenziavano da tutti gli altri boss indagati e arrestati precedentemente.

Matteo Messina Denaro e una Supernintendo
Super Nintendo, uno dei passatempi di Matteo Messina Denaro durante la latitanza – Canva – Nerdyland

La differenza più marcata era un evidente distacco dai valori tradizionali della famiglia che caratterizza solitamente gli appartenenti alla mafia siciliana. Se gli altri, infatti, avevano tutti moglie e figli, Matteo Messina Denaro amava la vita da single e conquistare le belle donne, sulle quali aveva un ascendente particolare.

Con queste manteneva comunicazioni costanti tramite pizzini, tramite questi è stata scoperta la sua relazione con Francesca Alagna (con la quale ha avuto una figlia che non ha mai conosciuto e che l’ha reso nonno) e proprio tramite le lettere d’amore che inviava a Maria Mesi è stata scoperta nel 2000 la relazione tra la donna e il superlatitante.

Nei bigliettini che Matteo Messina Denaro inviava alle sue donne, si leggevano quelle che erano le sue attività quotidiane durante la sua fuga dalla polizia durata 30 anni. Tra le passioni più inaspettate, c’era quella per i videogiochi, nata agli inizi degli anni ’90. Pare che il boss amasse particolarmente giocare alla Super Nintendo e che i suoi giochi preferiti fossero Donkey Kong 3 e Secret of Mana 2.

Matteo Messina Denaro, la passione per i videogame: Donkey Kong 3 e Secret of mana 2

Lungi dal voler indicare una qualche connessione tra la passione per i videogame e l’attività criminale del superlatitante arrestato oggi a Palermo, risulta comunque insolito scoprire che tra le attività preferite possa esserci una passione così comune. Tuttavia, a ben pensarci, è abbastanza logico che qualcuno che deve nascondersi per anni possa cercare ogni genere di passatempo che gli consenta di evadere e tenere occupata la mente.

Donkey Kong 3
Donkey Kong 3 – Websource – Nerdyland

La scelta di Donkey Kong 3, soprattutto, non è così strana, visto che nel periodo di riferimento, quello in cui la Super Nintendo dominava il mercato videoludico, il titolo era uno dei più giocati e famosi. La terza iterazione della storica saga dopo il rilancio del brand avvenuto nel 1994 con Donkey Kong Country. Non tutti forse ricordano che il primo Donkey Kong era un gioco da cabinato e che solo dopo l’uscita di Nintendo è diventato un titolo casalingo.

Inizialmente la Nintendo aveva deciso di accantonare il titolo, visto che il protagonista – poi divenuto Super Mario e protagonista dell’omonima saga – di quel primo gioco era diventato più famoso e apprezzato di Donkey Kong. Il rilancio del titolo su Super Nintendo prevedeva una riabilitazione del nome Donkey Kong – nel primissimo titolo il cattivo del gioco – tramite il racconto delle avventure del figlio, di natura decisamente più mite e altruista rispetto al padre.

Secret of Mana 2, invece, era il secondo capitolo di una nota saga fantasy di Squaresoft. Si tratta di un gdr a turni di stampo classico in cui si deve impersonare dei giovani eroi che lottano per salvare la loro terra da un pericolo antico. In occidente, però, questo videogame non ebbe tanto successo – in parte a causa della mancata localizzazione in italiano – tanto che il terzo capitolo venne commercializzato solo in Giappone.

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