Google dichiara guerra all’Intelligenza Artificiale | Sta per lanciare la sua controffensiva

Mossa spietata quella di Google. Dopo le recentissime novità in merito all’Intelligenza Artificiale, Google sta per preparare la controffensiva

Negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale si è trasformata da qualcosa di etereo e inconsistente a una materia tangibile, i cui effetti e le cui potenzialità sono evidenti nella vita di tutti i giorni.

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Google, guerra dichiarata all’intelligenza artificiale (nerdyland.it)

Una delle ultime invenzioni in merito all’Intelligenza Artificiale è quella di OpenAI, la quale ha dato “vita” a ChatGPT. Si tratta di un servizio che, come in una normale chat, gli utenti usano per segnalare problemi o richiedere informazioni: si pensi ai moderni servizi per i clienti di telefonia fissa e mobile dove, invece di parlare al telefono con un operatore, ci si chatta insieme.

ChatGPT, però, non ha nessuno che elabora le risposte alle domande degli utenti: a fare il tutto è l’Intelligenza Artificiale. Le conversazioni che genera sono estremamente realistiche e la mole di nozioni che possiede è impressionante: nelle prossime ore, però, potrebbe arrivare la controffensiva di Google.

Google prepara l’avversario di ChatGPT

Dalla sua uscita, ChatGPT ha riscosso un successo enorme. In effetti, il servizio che offre è davvero puntuale e preciso: oltre a rispondere in maniera corretta a una quantità di domande impressionante, sa scrivere nell’esatta lingua con cui è stata formulata la domanda e sa mantenere un tono di voce preciso e molto umanizzato. Proprio per combattere con il suo successo, Google in queste ore sta lavorando a un software di Intelligenza Artificiale che competa con ChatGPT.

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Google dichiara guerra a ChatGpt (nerdyland.it)

A rivelarlo è Demis Hassabis capo di DeepMind, la società di Intelligenza Artificiale che fa capo ad Alphabet, la casa madre di Google. A suo dire, l’azienda sta ora lavorando a una versione di prova e del tutto privata del suo servizio di AI ma, se tutto procede bene, potrebbe essere lanciato già nel 2023. Secondo Hassabis, questo software potrebbe avere funzionalità ulteriori, che mancano anche nel blasonato ChatGPT: secondo lui, addirittura, il servizio di Google potrebbe essere in grado di citare anche le fonti di ciò che scrive.

DeepMind e OpenAI stanno entrambe lavorando a un unico obiettivo che, per quanto le due aziende concorrenti sfruttino per portare acqua al proprio mulino, nient’altro è se non quello di replicare ed emulare il meglio possibile il ragionamento umano. Per quanto faccia un po’ paura, l’Intelligenza Artificiale è ormai una realtà con la quale dobbiamo fare i conti: prima impariamo a conoscerne i limiti e le potenzialità, prima potremo usarla per migliorare quegli aspetti della nostra quotidianità ancora complessi.

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