Rivolta storica dentro Amazon | I suoi dipendenti si ribellano: hanno perso la pazienza

I dipendenti di Amazon sono pronti a scrivere la storia. Quello che sta succedendo in uno dei tantissimi magazzino della nota catena ha dell’incredibile.

Il marchio di Jeff Bezos continua a far parlare di sé e non sempre in maniera positiva. Questa volta, infatti, Amazon è nell’occhio del ciclone per un motivo ben preciso, sapete che cosa è successo?

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Bufera su Amazon (nerdyland.it/ foto Ansa)

Nel corso degli ultimi anni, Amazon si è affermata come una delle principali aziende a livello mondiale. Il colosso di Jeff Bezos, classificatosi come uno degli uomini più ricchi al mondo secondo la classifica stilata da Forbes, vanta ormai sedi in tutto il mondo. Il brand leader nel settore dell’e-commerce è finito spesso al cento dell’attenzione non solo per il suo carattere innovativo e per l’elevato tasso di utilizzo ma anche per alcune polemiche che si sono ripeter negli anni.

Tra queste ci sono le lamentele dei dipendenti sulle condizioni di lavoro, spesso definite precarie e addirittura poco umane. Le voci sull’argomento hanno iniziato a circolare sul web ormai qualche anno fa, ma è solo di recente che i dipendenti del colosso a stelle e strisce hanno deciso di mobilitarsi per fare qualcosa a riguardo.

Le accuse ad Amazon

La notizia arriva dalla Gran Bretagna, dove i dipendenti della sede Amazon di Coverty stanno per scrivere la storia. Mossi dalle condizioni di lavoro che albergano nell’azienda ormai da lungo tempo, in moltissimi hanno deciso di muoversi per un primo sciopero che dovrebbe migliorare le sorti di migliaia di lavoratori. Secondo quanto riportato da Fanpage, l’iniziativa hai vito luogo nella giornata del 25 gennaio, dove alcuni dipendenti si sono mobilitati dalla mattina fino alla sera. Lo sciopero ha visto i lavoratori accamparsi intorno ad un falò, con accanto dei cartelloni che arrecano le motivazioni di tale protesta.

Per prima cosa, i dipendenti chiedono all’azienda di Bezos una retribuzione più alta. I lavoratori britannici, infatti, non riescono più a far fronte al crescente costo della vita, e si sono mostrati preoccupati per la questione dei salari. I dipendenti avevano già avanzato una richiesta simile nel corso dell’estate del 2022, ma l’aumento ottenuto è stato di soli 60 centesimi.

I lavoratori dello stabilimento di Coverty chiedono che il salario venga alzato a 15 sterline l’ora. Un altro grande motivo di protesta sono le condizioni di lavoro. Nel corso degli anni non sono mancate le notizie di incidenti o di lamentele da parte dei dipendenti, che spiegavano l’impossibilità di lavorare serenamente con turni assurdi e pause alla toilette monitorare. Eppure i lavoratori inglesi non sono stati gli unici ad avanzare lamentele.

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Jeff Bezos patron di Amazon (nerdyland.it/ foto Ansa)

Anche nello stabilimento di Staten Island, a New York, i lavoratori hanno fatto sentire la loro voce organizzandosi in un sindacato per la tutela dei propri diritti. “Siamo solidali con i lavoratori di Coverty”, ha detto il leader dell’Amazon Labour Union.

Articolo di Eleonora Di Vincenzo

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