Cosa sta succedendo al famoso telescopio spaziale James Webb? Gli esperti hanno segnalato un problema che prosegue, senza soluzione, da due settimane. Quali potrebbero essere le conseguenze?
Un malfunzionamento piuttosto serio sta mettendo a dura prova gli esperti al lavoro sul telescopio spaziale James Webb. Problema che si è manifestato due settimane fa mandando fuori uso uno strumento essenziale, bloccato e non funzionante dallo scorso 15 gennaio.
Questo telescopio è considerato un vero e proprio occhio puntato sullo spazio e rappresenta un ambizioso progetto lanciato congiuntamente da Nasa, Esa e Canadian Space Agency ma deve fare i conti con un serio problema riguardante il NIRISS, ovvero il Near Infrared Imager and Slitless Spectrograph, andato completamente fuori uso per ragioni ancora non chiare.
Offline da due settimane, grosso problema al noto telescopio spaziale: cosa sta accadendo
Di fatto si trova offline e questo impedisce di proseguire il lavoro di analisi dell’atmosfera di piccoli esopianeti ma anche di realizzare scatti ad alto contrasto e ‘scovare’ e fotografare galassie lontane. Dalla Nasa hanno fatto sapere che lo strumento ha “subito un ritardo nelle comunicazioni all’interno dello strumento, causando il timeout del suo software di volo” e da allora resta fermo e non può essere impiegato per le osservazioni scientifiche. Una nota è stata diffusa anche dall’Agenzia spaziale americana che ha specificato: “Non vi è alcuna indicazione di pericolo per l’hardware, e il telescopio e gli altri strumenti sono tutti in buona salute. Le osservazioni scientifiche interessate saranno riprogrammate”.
Già nel mese di agosto era stato rilevato un problema ad un meccanismo ubicato all’interno del MIRI, il Mid-Infrared Instrument che mostrò segni di attrito. Il personale è dovuto intervenire mettendo in stand by tutte le osservazioni legate alla modalità controllata da questo meccanismo; il lavoro non si è fermato completamente dato che il Miri consente di effettuare, complessivamente, osservazioni in quattro distinte modalità. Un’altra difficoltà è stata invece riscontrata a dicembre quando un problema tecnico all’osservatorio ha mandato in modalità provvisoria il telescopio ed in quel caso le attività scientifiche hanno subito, inevitabilmente, alcuni stop.
Tecnici al lavoro senza sosta da diversi giorni
Progettato dalla CSA, il personale sta lavorando alacremente insieme ai tecnici esperti della NASA per “determinare e risolvere la causa principale del problema”. Anche se sono ormai trascorsi quasi quindici giorni i responsabili sperano che si tratti soltanto di un inconveniente tecnico di lieve entità e facilmente ripristinabile.
Ma soltanto nei prossimi giorni sarà possibile saperlo con certezza. Questo problema è stato rilevato ad un ano esatto dal raggiungimento, da parte del JWST, dell’orbita attorno al secondo punto di Lagrange Sole-Terra L2, ubicata sul lato opposto al Sole della Terra ad una distanza di 1,5 milioni di chilometri dal nostro pianeta.
Articolo di Daniele Orlandi
