Cattiva digestione? Non sottovalutare questa abitudine, può fare molti danni

Se si soffre di cattiva digestione non bisogna sottovalutare questa abitudine, può fare molti danni. Tutte le informazioni utili da conoscere.

Quando si hanno problemi allo stomaco dovuti alla digestione, prima di prendere farmaci o iniziare qualunque terapia è bene controllare il proprio stile di vita. Spesso, infatti, può essere una cattiva abitudine a incidere sullo stato di salute, prima ancora di una vera patologia.

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Cattiva digestione? Non sottovalutare questa abitudine, può fare molti danni – Nerdyland.it

Naturalmente, quando si sta poco bene e i sintomi fastidiosi non sono passeggeri ma persistono, la prima cosa da fare è andare dal medico. Fatevi vistare dal vostro medico di famiglia o da uno specialista, prima di intraprendere qualunque cura. Saprà darvi le indicazioni migliori e scoprire la vera causa del vostro problema. Può essere interessante e utile, tuttavia, provare a capire quale possa essere l’origine di una cattiva digestione, quando questa si verifica di frequente. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Cattiva digestione, da non sottovalutare questa abitudine

Alla base di tanti problemi di salute spesso ci sono cattive abitudini e stili di vita sregolati. Scarso sonno, pasti sbilanciati e in orari irregolari, vita sedentaria con poca attività fisica. Prima di curare una patologia può essere necessario cambiare qualche abitudine e riorganizzare le giornate, cercando di trovare del tempo per la cura di sé.

Queste semplici osservazioni valgono anche quando si soffre di cattiva digestione, con disturbi quali gonfiore addominale accompagnato da dolore, nausea, alitosi e sonnolenza. Quando questo disturbo si presenta di frequente, oltre a prendere i farmaci per risolverlo sul momento (sempre su consiglio medico o anche del farmacista per i farmaci da banco) può essere necessario cambiare stile di vita: cambiare l’alimentazione, eliminando o riducendo i cibi che rallentano la digestione, mangiare di meno e dimagrire, eliminare alcol, fumo e caffè, riposare adeguatamente e fare attività fisica.

Questi interventi di base possono essere utili quando non sono presenti particolari patologie. Altre volte, invece, la cattiva digestione può dipendere da altre patologie o dall’assunzione di farmaci. Anche lo stress e l’ansia possono influire.

La gastroparesi

In altri casi, invece, le cattive abitudini, le patologie concomitanti e l’assunzione di alcuni farmaci possono provocare un disturbo più grave chiamato gastroparesi. Si tratta di problemi allo stomaco ma che non si limitano soltanto a una cattiva digestione o dispepsia, ma consistono in una vera patologia.

La gastroparesi come dice il termine è una paralisi parziale dello stomaco che impedisce il normale movimento dei suoi muscoli che spingono il cibo attraverso tratto digestivo. Dunque, il cibo rimane molto più a lungo dentro lo stomaco, che non si svuota correttamente e alla stessa velocità delle persone sane.

Cattiva digestione? Non sottovalutare questa abitudine
Cattiva digestione? Non sottovalutare questa abitudine, può fare molti danni – Nerdyland.it

I sintomi della gastroparesi sono: sensazione di pienezza anche quando si è mangiato poco, gonfiore e dolore addominale, reflusso acido, nausea con vomito e alterazione dei livelli di zucchero nel sangue. Possono soffrire di questa patologia le persone con diabete e coloro che assumono antidolorifici oppiacei o farmaci antidepressivi.

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