I social hanno un impatto devastante sull’autostima dei più giovani: la crescente insoddisfazione dei piccoli mette i genitori in allarme.
Già da diversi anni è noto come i contenuti più popolari sui social network forniscano un’immagine irreale di quello che è il mondo che ci circonda. In base agli algortimi interni dei social network, gli utenti vengono a contatto con profili social di persone che fanno della propria immagine un aspetto professionale. I loro post mostrano un modello di fisico e di bellezza assolutamente irreale, sia perché non tutti possono avere quell’aspetto, sia perché le caratteristiche fisiche naturali sono migliorate dall’utilizzo sapiente di filtri e trucchi per fare foto che risultino perfette.
Questa ricerca della perfezione estetica negli scatti da pubblicare sul social ha avuto ed ha tutt’ora un effetto negativo sugli adolescenti e sui più piccoli. I bambini e i ragazzini sono in una fase della vita in cui cercano conferme e non si sentono sicuri del proprio aspetto, dunque il trovarsi di fronte a modelli irrealistici abbassa ulteriormente la loro autostima.
E’ chiaro che se si utilizza questi social cercando contenuti diversi da quelli di modelli e modelle, alla lunga il feed non spingerà più i profili di questi influencer. Tuttavia i ragazzini sono attratti da simili contenuti poiché si trovano in una fase della vita in cui la ricerca del confronto con gli altri è prioritaria. Il risultato di questa sovraesposizione a modelli irrealistici è una crescita dell’insoddisfazione ed un abbassamento dell’autostima nei giovani.
Il risultato di un recente sondaggio effettuato da Stem4 ha mostrato come tre ragazzini su 4 di età pari o inferiore ai 12 anni si sente a disagio con il proprio corpo. Un rapporto che cresce ulteriormente in età adolescenziale dove 8 persone su 10 non si piacciono. Il sondaggio è stato effettuato su un campione di 1024 ragazzi (maschi e femmine) di età compresa tra i 12 e i 21 anni.
Ciò che spaventa maggiormente di questi risultati sono le percentuali riguardanti i problemi legati all’autostima. Alcuni di essi cominciano a ritirarsi dalla vita sociale, preferendo non interaggire con i coetanei. Altri cominciano a sviluppare problemi alimentari (il 14% degli intervistati), dall’anoressia alla bulimia, altri ancora sviluppano pensieri suicidi e comportamenti autolesivi dopo essere stati vittime di bullismo sui social proprio a causa del loro aspetto. Un giovane su dieci riceve dei trattamenti psicologici specifici per contrastare la crescente insoddisfazione e insicurezza.
Sebbene non sia rappresentativa di tutto il mondo, la ricerca ha fatto emergere che la maggior parte dei ragazzini di età inferiore o pari ai 12 anni ha un profilo social e ci spende la maggior parte del suo tempo (il 97% dei soggetti intervistati). Il 70% degli intervistati ha ammesso che navigare sui social media li fa sentire stressati, ansiosi e depressi. Due terzi di questi hanno anche ammesso di essere preoccupati dalla quantità di tempo che passano sui social. La media di utilizzo nella fascia d’età considerata è di 3 ore e 46 minuti al giorno.
Molti degli intervistati hanno confessato di pensare che i contenuti suggeriti nei feed dei social network abbiano causato in loro problemi psicologici. La percentuale di chi ritiene che i social siano dannosi per la propria autostima e per il proprio equilibrio mentale cresce in base all’età: tra i 12enni lo pensa il 54%, nella fascia compresa tra i 13 ed i 17 la percentuale sale al 60% e nella fascia compresa tra i 18 ed i 21 anni al 71%.
Queste persone considerano la possibilità di abbandonare i propri account social e renderli parte marginale della propria vita, ma al contempo sono preoccupati da ciò che potrebbe succedere se uscissero da sistema. Il 95% degli intervistati ha infatti confessato di sentirsi impotente quando abbandona le proprie abitudini online. Molti ragazzi preferiscono infatti cercare soluzioni e aiuto per la propria depressione e insoddisfazione online piuttosto che rivolgersi a genitori e amici nella vita reale.
Articolo di Fabio Scapellato