Panico verso i videogiochi, perché se ne soffre?

Panico verso i videogiochi, perché se ne soffre e chi è più soggetto a questo tipo di disturbo? Scopriamolo subito.

Al giorno d’oggi, sia tra i bambini che tra gli adulti, sono davvero tantissimi gli appassionati di videogiochi.

Videogiochi
Videogiochi: è panico (nerdyland.it)

Questi, infatti, sono una forma di intrattenimento da sempre molto apprezzata che ha trovato però negli ultimi anni un terreno ancora più fertile con l’avvento di nuove piattaforme e a causa dell’isolamento provocato dal Covid. Come per le serie tv, anche nel caso di videogame è importante saper scindere tra passione ed ossessione o dipendenza. Molto spesso, infatti, i videogiochi possono generare una serie di disturbi più o meno pericolosi nei soggetti che ne fanno uso e sugli altri. In particolare, esiste un fenomeno noto con il nome di panico morale che sta interessando sempre più persone. Vediamo perché.

Panico morale verso i videogiochi: cos’è

In passato il cosiddetto panico morale era legato perlopiù alla preoccupazione per le conseguenze che l’innovazione avrebbe potuto avere sulle nostre vite. Negli anni ’80, per esempio, il walkman era stato visto con sospetto, in quanto per alcuni avrebbe potuto trasformare i giovani in soggetti asociali. Oggi lo stesso meccanismo si sta riproponendo anche con i videogiochi. Gli attori coinvolti nel fenomeno sarebbero di fatto sempre gli stessi: i giovani. Allo stesso modo, anche i timori non sarebbero cambiati. Molti infatti temono che i videogame possano isolare sempre di più i giocatori, allontanandoli progressivamente dalla loro vita sociale e dalla realtà.

Videogiochi
Videogiochi: è panico (nerdyland.it)

Mito o verità

Nonostante il fenomeno del panico morale abbia delle basi scientifiche, non bisogna tuttavia dimenticare che si tratta allo stesso tempo di un meccanismo alimentato da un sottile strato di ignoranza e disinformazione. Il panico morale, infatti, segue sempre uno schema ben preciso:

  • qualcuno o qualcosa viene percepito come una minaccia dalla società;
  • la minaccia è descritta superficialmente;
  • banalizzazione e disinformazione fanno crescere le paure e le tensioni;
  • le autorità confermano le ipotesi ed i sospetti prima di avere delle prove certe;
  • il panico morale si consolida all’interno della società.

Con il passare del tempo, la Scienza ha però sfatato alcuni miti sui videogiochi. Nonostante ci siano degli elementi evidentemente preoccupanti come possono esserlo i contenuti violenti, l’esposizione agli schermi e gli abusi, gli esperti hanno spiegato che la mente umana è portata ad estremizzare alcune informazioni, soprattutto se mal gestite. La conseguenza del panico morale è, quindi, una generale paura non soltanto verso i videogame, ma anche per tutto quello che è ignoto, nuovo e sconosciuto. Inoltre, questa tendenza rischia anche di portare la collettività a stigmatizzare i gamer stessi, i quali vengono spesso bollati come ‘nerd’. Il consiglio è, dunque, quello di non fermarsi alle apparenze e di cercare di informarsi adeguatamente prima di esprimere un giudizio che possa suonare alle orecchie degli altri come una sentenza irreversibile.

Articolo di Veronica Elia

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