Svolta epocale in medicina | Così vivremo più a lungo

Svolta epocale in medicina | Così vivremo più a lungo: ecco la scoperta pazzesca che potrebbe cambiare la vita di tutti noi. 

Se chiedete alle persone qual sia il loro desiderio più grande, la maggior parte di loro vi risponderà probabilmente che spera di vivere più a lungo possibile e stare bene in salute, e che lo stesso si augura per i propri cari.

Medicina, studio
Scoperta incredibile nella medicina (nerdyland.it)

La salute, infatti, è la condizione primaria per poter condurre una vita serena e lunga, e tutti ormai sappiamo quanto sia importante condurre uno stile di vita sano per poter stare meglio. È importante mangiare bene e con criterio, fare attività fisica e dormire almeno 7 ore a notte, insomma cercare di curare il proprio corpo e la propria mente. Per quello che invece non dipende da noi e dal nostro stile di vita, poi, c’è la medicina, che va sempre avanti con le ricerche e gli studi per trovare cure anche alle malattie più ostiche, rare e difficili da debellare. L’ultima scoperta in campo medico, ad esempio, potrebbe davvero dare una svolta alla vita di tutti noi: scopriamo insieme di cosa si tratta.

Svolta epocale in medicina: ecco la scoperta che potrebbe farci vivere più a lungo

Una delle malattie più terribili da affrontare, sia per chi ne è affetto e sia per chi se ne prende cura, è sicuramente l’Alzheimer. Attualmente questa patologia colpisce circa 6,5 milioni di americani, ma la nuova scoperta in campo medico potrebbe davvero portare a una svolta epocale. Le aziende farmaceutiche Eisai e Biogen, infatti, hanno sperimentato un medicinale che potrebbe rallentare in maniera significativa la malattia quando si trova nella sua fase iniziale. Il farmaco si chiama Leqembi, costerà circa 26.500 dollari all’anno a persona, secondo i media americani, e contiene la molecola sperimentale Lecanemab, che sembrerebbe rallentare del 27% la progressione della malattia. Questa molecola, infatti, colpisce direttamente il processo alla base della patologia anziché i sintomi, perché attacca ed elimina gli aggregati di beta-ameloide, che provocano appunto le placche tipiche dell’Alzheimer, così come spiegato anche dalla Food ad Drug Administration, che ha dato l’ok al farmaco.

Farmaco
La medicina ha scoperto un nuovo farmaco (nerdyland.it)

Gli studi sperimentali condotti finora dalle due aziende farmaceutiche Eisai e Biogen hanno evidenziato che questo medicinale, se somministrato nelle fasi iniziali della malattia, riduce del 27% il suo avanzamento, con una diminuzione anche della quantità di aggregati di beta-amiloide nel cervello. Ora bisognerà fare ulteriori studi, ma l’idea delle due aziende è quella di presentare il Leqembi all’Agenzia Europea dei Medicinali entro marzo 2023.

Articolo di Francesca Simonelli

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